Nel periodo dell’adolescenza i ragazzi si trovano ad assolvere ai compiti più diversi che però si possono raggruppare in tre ambiti di sviluppo:

  • Il processo di soggettivazione, il costruirsi come individuo a partire dalla famiglia e dai suoi valori per andare oltre e approdare a un proprio senso identitario e valoriale.
  • La realizzazione di una immagine del nuovo corpo e la definizione di sé come maschio o femmina e della propria sessualità.
  • La costruzione di nuovi legami affettivi e sociali al di fuori della cerchia familiare.

L’adolescenza è una seconda nascita che porta alla conclusiva definizione di sé, della propria identità sessuale e sociale. Ma lungo il percorso impervio e mutevole l’adolescente può incontrare difficoltà, conflitti, manifestazioni che rendono arduo il procedere: non si assiste alla strutturazione di una patologia mentale, ma all’instaurarsi di una crisi evolutiva, di un intralcio, di un blocco nel cammino.

L’intervento terapeutico è volto  a superare l’impasse favorendo nell’adolescente l’assunzione di una posizione attiva nei confronti di ciò che gli sta accadendo, sia a livello di mondo interno sia nel rapporto con la realtà esterna, così da rimettere in movimento i processi di individuazione e la capacità di relazionarsi con il mondo. “Non possiamo dire che l’adolescente guarisce….aver successo in una terapia con l’adolescente significa aver rimesso in moto i suoi normali processi di evoluzione che sono di per sé dei processi anomali rispetto a quelli dell’adulto”.

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